Ortensia Visconti

Ortensia Visconti Nata nel mondo del cinema, Ortensia Visconti ha passato la vita tra le arti. Ha studiato letteratura francese e comparata alla Sorbona e alla London School of Photojournalism. Nel 2000 ha lavorato in Algeria come reporter per il Washington Post, documentando la fine della guerra civile che affliggeva il paese da oltre una decade. Dopo l’Algeria ha viaggiato in Palestina durante la seconda Intifada, collaborando con diversi quotidiani Italiani, da Gaza, Ramallah, Hebron e Gerusalemme. Il suo lavoro di reporter l’ha portata in Afghanistan nel 2001, dove ha viaggiato insieme all’Alleanza del Nord documentando la caduta di Kabul e la risposta americana all’11 Settembre per la Repubblica e Il Messaggero. Ha passato otto anni scrivendo dall’Afghanistan, attraversando le aree tribali e i confini settentrionali del Pakistan, documentando la guerra ma anche la condizione delle donne Afghane. Nel 2003, ha cominciato a dividere il suo tempo tra L’Afghanistan e l’Iraq. Nel nuovo scenario di guerra in Medio Oriente, ha documentato la caduta di Bassora per la Repubblica e La 7. I suoi diversi talenti le hanno permesso di attraversare innumerevoli barriere e confini. Le sue fotografie dall’Afghanistan sono state esposte a Roma e a Parigi, i suoi reportages diffusi da numerosi quotidiani Americani ed Europei, e nel 2004 ha pubblicato il suo primo romanzo, Stregonesco. Descritto come “Twin Peaks ambientato nella provincia italiana”, Stregonesco racconta la storia di un giovane migrante algerino accusato di omicidio nella campagna lomellina. Trovando paralleli con la sua esperienza giornalistica, l’autrice descrive l’ignoranza e il pregiudizio in culture strettamente custodite. Tre anni dopo ha collaborato con due progetti cubani. In un’antologia di Lettere ai politici ha scritto una lettera a Fidel Castro. Nello stesso anno all’Havana, ha co-diretto, co-scritto e prodotto un documentario sul futuro di Cuba e sull’eredità di Castro. Fidelity ha aperto il London Documentary Festival l’anno successivo ed è stato trasmesso da diverse televisioni Spagnole e Sud Americane. È ritornata alla narrativa con L’Idée Fixe, una serie di racconti che descrivono dodici città del mondo attraverso il sesso. Le lotte che affrontano i cittadini di Kabul, Nairobi, Amsterdam, Shangai sono il fondamento del L’Idée fixe, che tratta i temi della globalizzazione, della politica, d’identità sessuale e di libertà. Nel 2016, Tokyo, un racconto tratto da L’Idée fixe è stato incluso in Desire, 100 of literature’s sexiest stories, un’antologia di letteratura erotica curata da Mariella Frostrup e The Erotic Review. L’ultimo romanzo di Ortensia Visconti, Malalai (2020), racconta il difficile percorso identitario di una giovane migrante Afghana, portata a Roma da una storia legata al suo passato familiare.

Rosaria Carpinelli
Consulenze Editoriali

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